Il problema della scienza

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Molti di voi sono già al corrente dello sforzo che stiamo compiendo avendo avviato una seria ed oggettiva revisione delle proposte formative in riabilitazione. Lo scopo non è certo quello di denigrare le varie proposte, ma di entrare nel merito della scienza, in particolare di ciò che è scientifico (avendo tutte le caratteristiche per potersi fregiare di tale denominazione) da ciò che non lo è. Dalla ricerca all’applicazione pratica il comune denominatore dovrebbe essere “Il Metodo Scientifico”, ma vedremo che in Riabilitazione molti metodi o concetti si appropriano arbitrariamente di una scientificità più millantata che “provata”.

E’ evidente che non è possibile generalizzare, ma il problema resta cospicuo nella sua interezza.

E’ necessario, confutando, sfatare alcune diffuse misconcenzioni nella scienza come quella che, erroneamente, identifica il concetto di “scientificamente dimostrato” con quello di “vero”. E’ opportuno ricordare che le fasi della ricerca scientifica contengono inevitabilmente, elementi di arbitrarietà e che esistono limiti pratici e concettuali del campionamento con una impossibilità logica a passare da una descrizione per “gruppi di individui” ad una per “individuo”. Le stesse scelte arbitrarie tipiche della ricerca clinica vengono comunque implementate dalla comunità scientifica e le ritroviamo, esplicitamente descritte, nei lavori scientifici.

Anche la “produzione scientifica” (la letteratura) presenta elementi di criticità infatti viene spesso valutata da una quantità eccessiva, rispetto alle reali necessità, di indicatori bibliometrici, (numero di pubblicazioni, impact factor, indici di citazione e co-citazione) totalmente svincolati dai contenuti di scienza che concorrono a formare le tematiche affrontate dal ricercatore o dal professionista.

Ne deriva una vera e propria giungla di “pubblicazioni” spesso contraddittorie, sia nei metodi che nei risultati.

Porto alla vostra attenzione i seguenti punti:

Scientificità:

I metodi sono importanti in un articolo scientifico in quanto ne giustificano la scientificità. Nel paragrafo relativo ai metodi vengono indicate tutte le procedure relative al modo in cui è stato svolto lo studio, per esempio in caso di studio chimico saranno indicate tutte le reazioni svolte, le sostanze impiegate e le rispettive concentrazioni, il modo e le apparecchiature con le quali sono stati acquisiti i dati e soprattutto le procedure e le formule matematiche grazie alle quali i dati sono stati analizzati, tali procedure debbono rispettare il metodo scientifico.

Riproducibilità:

I metodi conferiscono il carattere di riproducibilità scientifica, ovvero, se un’altra persona, in condizioni standard, seguisse passo dopo passo i metodi indicati dall’articolo,” in qualsiasi parte del mondo, indipendentemente dall’operatore che li esegue”, dovrebbe ottenere i medesimi risultati ottenuti dell’autore dell’articolo.

Confutazione:

Molti scienziati ripetono gli esperimenti di altri ricercatori proprio per sincerarsi dell’effettiva riproducibilità, se anche un solo operatore, potendo dar prova di aver seguito rigorosamente i metodi elencati dall’autore dell’articolo, ottenesse un risultato differente da quello contenuto nell’articolo, l’articolo andrebbe incontro a quella che viene denominata confutazione scientifica, non potrebbe più essere citato da altri autori di articoli scientifici e la sua validità sarebbe annullata. Questo concetto, per cui una sola evidenza contraria può confutare un’opera scientifica, è valido però solo quando il controllore ripete il lavoro seguendo il medesimo metodo e non un metodo anche solo di poco differente.